Farmaci online: istruzioni per la vendita

 

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Su internet si può vendere e comprare quasi tutto, compresi i farmaci: il Ministero delle Salute ha autorizzato 612 imprese alla vendita online di farmaci senza obbligo di prescrizione (Sop), farmaci da banco (Otc), integratori, cosmetici e device, con un fatturato totale di 150 milioni di euro l’anno.

Le normative da seguire per la vendita online sono riportate nell’articolo 112-quater del decreto legislativo n. 219 del 24 aprile 2006 e nelle circolari di gennaio e maggio 2016.

La vendita online è consentita a farmacie, parafarmacie ed esercizi commerciali che abbiano licenza e autorizzazione per la vendita anche su canali offline, che si possono ottenere tramite richiesta all’autorità regionale competente. Una volta ottenute, bisogna chiedere al Ministero della Salute il logo identificativo nazionale e l’iscrizione della farmacia e del sito nel portale del ministero.

Non mancano però le farmacie web illegali: ne sono state bloccate oltre 20 mila solo nel 2016 e 6 mila all’inizio del 2017. Il consumatore prima di comprare deve sempre accertarsi della presenza del logo e dell’iscrizione al portale della farmacia, per essere tutelato negli acquisti e ovviare a spiacevoli inconvenienti.

Il commerciante deve seguire alcune regole per vendere farmaci online:

  • farmaci Sop e Otc devono avere pagine separate dagli altri prodotti;
  • non ci devono essere messaggi pubblicitari ma solo fotografie o rappresentazioni grafiche dell’imballaggio del farmaco;
  • il prezzo deve essere lo stesso di quello indicato nelle farmacie;
  • si possono vendere solo i medicinali che sono già presenti fisicamente nella farmacia;
  • il trasporto deve seguire le linee guida del decreto del Ministero della Salute del 6 luglio 1999, perché le caratteristiche del prodotto rimangano intatte.

E’ assolutamente vietata la vendita su app e marketplace.

Il mercato della vendita di farmaci online è un settore in crescita: in Italia ci sono 518 farmacie e 94 esercizi commerciali autorizzati e si prevede una crescita del 25-30 % all’anno.

Interventi all’anca e al ginocchio: report del Registro Italiano ArtroProtesi

Intervento ginocchio

 

L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato il quarto report del Registro Italiano ArtroProtesi: il numero di protesi ortopediche impiantate e cresciuto, sono raddoppiati gli interventi al ginocchio e quadruplicati quelli alla spalla.

Sono comunque in testa gli interventi all’anca (56,3%), seguono ginocchio (38,6), spalla (3,9) e caviglia (0,3%). Le donne devono sottoporsi più spesso degli uomini ad interventi all’anca, al ginocchio e alla spalla, in una fascia d’età tra i 65 e 74 anni, mentre gli interventi alla caviglia sono maggiori negli uomini in una fascia d’età minore. Il motivo principale rimane sempre l’artrosi.

Nonostante gli interventi siano in aumento, le strutture che operano ginocchio e anca non superano le 50 operazioni all’anno; un numero minimo, al di sotto del quale può essere maggiore il rischio di complicanze post-intervento.

Queste sono le informazioni che si possono ricavare dal Registro Italiano ArtroProtesi (Riap), che sta cercando di avere una copertura nazionale di dati relativi agli interventi: si sta infatti lavorando per migliorare la capillarità del monitoraggio, sperando si possano adottare provvedimenti che obblighino alla registrazione.

Prorogata la campagna straordinaria di vaccinazione contro la meningite in Toscana

 

vaccinoNella Regione Toscana la campagna straordinaria contro la meningite sarebbe dovuta finire il 31 dicembre 2017, ma una nuova delibera, approvata dalla giunta, ha deciso di prorogarla fino alla fine del 2018.

Un decisione dovuta all’aumento dei casi di meningite da meningococco negli ultimi anni: nel 2015 e 2016 si sono registrati anche casi di decessi, nel 2017 invece i casi di meningite segnalati non sono stati fatali.

La vaccinazione contro il meningococco C è gratuita per i nuovi nati (con due richiami negli anni successivi), i ragazzi tra i 9-20 anni che abbiano già avuto la prima dose di vaccino e i soggetti a rischio.

Nella Regione Toscana fino al 31 Dicembre il vaccino è offerto gratuitamente anche alle persona tra i 20 e i 45 anni con residenza o domicilio sanitario nella parte dell’Asl Toscana Nord Ovest e Asl Toscana Sud Est, dai 20 anni per coloro che hanno residenza o domicilio sanitario nella parte dell’Asl Toscana Centro, alle persone che sono state a contatto con casi di meningite e agli studenti fuori sede delle Università in Toscana.

Tutte le informazione sulla vaccinazione sono riportate sul sito della Regione Toscana.