Quando i dati salvano la vita: al via lo studio DECEIVER in supporto alla rianimazione dei pazienti affetti da Coronavirus
Grazie alla sinergia tra imprese e pubblica assistenza, è stato messo a punto un importante studio a supporto della rianimazione di pazienti affetti da Covid-19 che permette ai sanitari di raccogliere, condividere e analizzare dati al fine di individuare la migliore strategia di intervento.
“La gravità dell’emergenza sta sottoponendo le strutture ospedaliere a uno stress senza precedenti: i reparti di terapia intensiva sono letteralmente sotto assedio e i sanitari si trovano a intervenire su un numero di pazienti ben oltre le capacità delle risorse a disposizione,” afferma Eleonora Romagnoli, Direttore scientifico di Yghea. “Per noi, è stato più che naturale mettere gratuitamente a disposizione degli operatori in prima linea quello che meglio sappiamo fare: ricerca clinica.”
Nasce così da un’iniziativa di Yghea, Contract Research Organization di Ecol Studio S.p.A., con il contributo volontario di Nubilaria S.r.l., che ha messo gratuitamente a disposizione la piattaforma per la progettazione, uno studio rivolto ai rianimatori impegnati nell’assistenza ai malati di coronavirus. In tale contesto, infatti, è molto importante raccogliere dati che permettano di definire la migliore strategia ventilatoria in pazienti con necessità di intubazione orotracheale, nonché la strategia ottimale di weaning ovvero di ritorno al respiro autonomo.
La raccolta dei dati provenienti dalla “prima linea” delle rianimazioni è iniziata lunedì 30 marzo, appena giunto il nulla osta della Direzione Generale del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi e dalla Direzione AUSL Area Vasta Romagna, nel pieno rispetto delle vigenti norme sulla privacy. Rappresenta solo la prima fase dello studio DECEIVER “Fattori predittivi di weaning rapido in pazienti affetti da ARDS Covid-19 relato”, che sarà condotto sotto la supervisione del comitato scientifico costituitosi allo scopo (Dottori C. Capozzi, C.A. Mazzoli, S. Spadaro, E. Giampalma) coordinato dal Dott. Lorenzo Gamberini dell’unità operativa di Anestesia, Rianimazione ed Emergenza Territoriale 118 dell’Ospedale Maggiore di Bologna.
“Si tratta di uno studio clinico contraddistinto da un approccio fortemente pragmatico,” spiega Eleonora Romagnoli. “Nasce, infatti, dall’urgente richiesta dei rianimatori stessi, per i quali la disponibilità immediata di dati e informazioni diventa essenziale a compiere scelte efficaci in tempi utili. Dare risposte tempestive a chi è costretto ad agire in situazioni di emergenza è l’obiettivo primario di questo studio.”
La direzione di Area Vasta Romagna, di riferimento per tutti i presidi ospedalieri da Riccione a Faenza, è stata la prima ad aver risposto positivamente e in modo proattivo alla proposta di studio, anticipando di qualche giorno la direzione dei centri dell’area bolognese.
Lo studio ha inizio in uno dei territori nazionali più colpiti dall’emergenza, che promuove la necessità di identificare, a più livelli, strumenti efficaci nella lotta alla malattia da Coronavirus.
“Il contributo di Yghea,” afferma Claudio Fornari, Amministratore unico di Ecol Studio S.p.A., “rappresenta il modo migliore, a nostro avviso, di essere utili al Paese in questi tragici momenti. Ogni impresa ha oggi il dovere di mettere a disposizione della comunità le competenze delle proprie risorse umane, se possono essere di aiuto a chi combatte sul fronte di questa vera e propria battaglia. Sono convinto che il contributo del Team Yghea, grazie alla collaborazione di importanti partner come Nubilaria e alla sinergia con il servizio sanitario nazionale, contribuirà a individuare le migliori strategie di intervento sui pazienti affetti da Covid-19, realizzando appieno quello che deve essere, oggi più che mai, il ruolo sociale di ogni imprenditore: valorizzare e tutelare le persone.”